A passi lenti e cadenzati Madre O'Connel imboccò la scala del pulpito. Anche quella mattina, come sempre, fu costretta ad arrestarsi a mezza rampa per riprendere fiato, e tutti, nella chiesa, poterono udire il suo respiro pesante, simile al soffio d'un mantice, sormontare per un attimo lo scricchiolio della scala sollecitata dalla mole della corpulenta sacerdotessa.

Poi, a fatica, la figura emerse come un bianco e spugnoso ectoplasma dietro la balaustra di legno brunito.

-- In nome della Madre, di sua Figlia e del loro Spirito Santo, recitò Madre O'Connel facendosi il segno della croce con gesti ampollosi.

Anche Julius, come tutti gli altri fedeli, si portò meccanicamente una mano alla fronte, poi in mezzo al petto e poi su una spalla e sull'altra, mentre i suoi occhi vagavano inquieti per tutta la chiesa alla ricerca di Gore Lukor: gli aveva dato appuntamento per le dieci precise accanto alla colonna del fonte battesimale, e Gore non era tipo da tradire un impegno se non per motivi gravissimi.

Julius cercò di dominare il nervosismo che già cominciava a titillarlo per tutto il corpo. Intanto, Madre O'Connel aveva aperto il libro poggiato sul leggio al centro del pulpito.

-- Parola di Dea, -- esordì con voce solenne. -- Dopo aver creato la donna a sua immagine e somiglianza, la Dea disse: "Non è bene che la donna sia sola: io le farò un amico simile a lei". Fece cadere un sonno profondo su Eva, e mentre Eva dormiva la Dea prese da lei una costola e al posto di essa formò di nuovo la carne. E così Dea, la signora di tutto il creato, dalla costola tolta ad Eva formò l'uomo. Allora Eva esclamò: "Questo sì è osso delle mie ossa e carne della mia carne. Questo sarà chiamato uomo, perché è stato tratto dalla donna".

Nella chiesa s'era fatto un silenzio di ghiaccio, rotto appena qua e là da qualche soffocato colpo di tosse. Ancora una volta Madre O'Connel, la volpacchiona, aveva in pugno l'uditorio, e ne era cosciente.

-- Fedeli carissimi, -- si affrettò a dire con la sua voce di colpo divenuta flautata e suadente. -- Se oggi ho richiamato il Genesi è perché desidero evidenziare nella giusta luce il ruolo che l'uomo ricopre nella creazione. Dea ha tratto l'uomo da una costola di Eva per significare che il ruolo dell'uomo è a fianco della donna, con pari dignità e riconoscimento, perché se Dea avesse voluto l'uomo umiliato e succube della donna non l'avrebbe tratto dal suo fianco, ma dai suoi piedi...

Diplomatici colpi di tosse risonarono lungo la navata. Qualcuno, dimentico del rispetto dovuto alla sacerdotessa, si lasciò andare ad un accenno di ilarità compiaciuta, ma Madre O'Connel non si scompose.

-- Non era mia intenzione fare dello spirito, -- continuò con voce per un momento ritornata secca e aggressiva. -- Ogni giorno di più, la Chiesa assiste costernata alla leggerezza e alla suffficienza con cui gli uomini vengono trattati in famiglia, nelle fabbriche, in ogni manifestazione della vita associata. E' vero, ci sono passi delle sacre scritture che, presi alla lettera, condannerebbero l'uomo ad uno stato di inferiorità congenita, ma le Madri della Chiesa hanno saputo llluminare e commentare con acume e sapienza, nel corso dei secoli, i punti controversi, così che oggi nessun dubbio può ancora sussistere: anche l'uomo ha un'anima immortale, anche l'uomo è una creatura di Dea e come tale merita tutto il nostro rispetto e la nostra quotidiana considerazione. Non è forse l'uomo angelo del focolare? Non è forse l'uomo il vero perno, l'asse portante della famiglia, colui che provvede ad allevare la prole e spesso con abnegazione si sacrifica offrendosi come provvidenziale cemento nell'elevazione dell'edificio sociale?

Julius awertì il consueto senso di nausea invadergli lo stomaco. Si guardò intorno ancora una volta alla ricerca del suo amico Gore, ormai in preoccupante ritardo.

Intanto Madre O'Connel aveva iniziato il pistolotto finale: -- Ciò che veramente ci affligge è la sciocca e disordinata reazione dei più fanatici promotori del movimento maschilista. Ciò che veramente ci rattrista è vedere questi viziosi seminatori di discordie, senza dubbio vlttime del demonio, arrembare l'arengo a caccia di consensi con il deliberato proposito di sovvertire l'ordine agitando contorti problemi esistenziali. Io sono certa che i veri uomini, i veri padri di famiglia che mi stanno ascoltando non permetteranno mai che la loro buona fede venga sorpresa da menzogne così spudorate e da rlvendicazioni insostenibili al lume della logica, oltre che blasfeme nell'ambito di una plurisecolare tradizione. E tuttavia voglio mettervi in guardia, fedeli carissimi: fuggite le cattive esortazioni, volgete le spalle a chi sventolando la bandiera di false libertà sta tentando con ogni mezzo di trascinarvi fuori dal retto sentiero. Voi donne abbiate sempre a mente la tolleranza e la comprensione che debbono informare ogni vostro atto, voi che da un superiore e divino disegno siete chiamate alla responsabilità del consiglio e della guida. Ma voi uomini, miei fedeli carissimi, non dimenticate la virtù che deve contraddistinguervi, e cioè la modestia, lo spirito gregario, la sottomissione...