Delos 27: Intervista con Joe Haldeman a cura di

Luigi Pachì
e Silvio Sosio

intervista

con joe haldeman

Dalla fantascienza "militare" del premio Hugo "Guerra Eterna" alle raccolte di poesie: Joe Haldeman è fra gli autori più interessanti e versatili degli ultimi decenni, apprezzato anche in Italia anche se le sue opere migliori da noi non sono arrivate.

Delos: Quanto è stata importante la tua laurea in fisica per permetterti di scrivere il tipo di fantascienza dall'alto rigore scientifico da te prodotta?

Joe Haldeman: Cerco di rimanere continuamente legato sia alla fisica che all'astronomia, evitando stupidi errori scientifici. La laurea, in questo, mi ha aiutato molto, e la lettura mi aiuta ancora di più.

Delos: Guerra eterna (Cosmo Argento, Nord) è il tuo romanzo maggiormente conosciuto qui da noi in Italia. Cosa pensi di questo libro a distanza di molti anni dalla sua pubblicazione?

Joe Haldeman: Ho finito di scrivere Guerra eterna più di 20 anni fa, ed è naturale che oggi lo riscriverei in maniera diversa. Forse, però, non avrebbe la stessa ampia audience dell'originale, visto che la sua popolarità, all'inizio, fu collegata in America alla guerra nel Vietnam.

Delos: Hai qualche novità sull'edizione di Guerra eterna in versione cinematografica?

Joe Haldeman: La Boss Films ha acquistato i diritti, ma a perte questo non so ancora nulla.

Delos: Possiamo affermare che Guerra eterna rappresenta un tributo al romanzo di Robert Heinlein Fanteria dello spazio?

Joe Haldeman: No, Guerra eterna rappresenta l'estensione fantascientifica del mio romanzo mainstream War Year.

Delos: Il tuo nuovo romanzo The forever peace, in fase di realizzazione, può essere considerato il seguito di Guerra eterna? Ci puoi dare qualce dettaglio?

Joe Haldeman: The forever peace non rappresenta il seguito di Guerra eterna. Copre però molte delle stesse preoccupazioni..

Delos: Leggi molti libri di SF? Quali sono i tuoi autori preferiti?

Joe Haldeman: Rispetto agli appassionati che conosco io leggo poca fantascienza: Non ho autori preferiti, ma alcuni libri letti recentemente mi sono davvero piaciuti, come nel caso di Mother of Storms di John Barnes, Station of the Tide di Michael Swanwick, Hyperion di Dan Simmons e i libri di Marte di Kim Stanley Robinson.

Delos: Cosa pensi al riguardo dei libri di spionaggio? Scriverai altre storie come Al servizio del TB-II?

Joe Haldeman: Oggi per me lo spionaggio è un genere troppo scontato.

Delos: Tornando alla fantascienza, tu sei stato il Presidente degli scrittori di SF e Fantasy in America e tesoriere della SFWA. Cosa ricordi di questa esperienza?

Joe Haldeman: Molto lavoro e poco riconoscimento. Esattamente cosa ti aspetteresti da un'organizzazione di volontari.

Delos: sappiamo che consideri la trilogia Worlds, Worlds Apart e World Without End la tua migliore opera letteraria, ma sfortunatamente non è ancora stata tradotta qui da noi in Italia. Ci puoi dire qualcosa di più?

Joe Haldeman: E' la migliore cosa che io abbia mai scritto, ma suppongo che non sia l'ideale per il mercato italiano. Riunita in un unico libro questa trilogia è fatta di oltre un terzo di milioni di parole. L'unico paese che abbia pubblicato la trilogia in un solo volume è stata la Russia.

Delos: Il tuo romanzo intitolato 1968 riguarda la guerra nel Vietnam, dove tu sei stato colpito e ferito. Certamente questa esperienza ha fortemente influito sulla tua produzione, e forse è stata anche la ragione per cui hai iniziato a scrivere. Cosa ci puoi dire di questo romanzo?

Joe Haldeman: Il romanzo è ampiamente autobiografico, sebbene io, nella realtà, sia stato molto più fortunato e brillante del protagonista del libro.

Delos: 1968 inizia citando La via della gloria di Robert Heinlein. Cosa ne pensi di questo autore?

Joe Haldeman: E' stato il mio preferito.

Delos: Sei molto attivo in Internet. Abbiamo visto un tuo pezzo su un tour motociclistico. Cosa ne pensi di questo media e di riviste quali Omni e Tomorrow SF che da tipiche edizioni su carta si spostano sul Web?

Joe Haldeman: Mi auguro che il nuovo media curerà alcune malattie di quello vecchio.

Delos: Poiché abbiamo citato Omni, sappiamo che nel 1984 ai vinto il Science Fiction

Poetry Association's Rhysling Award per i tuoi versi (Saul's Death) pubblicati su questa rivista. Possiamo attenderci nuove poesie e versi in futuro o hai abbandonato il genere?

Joe Haldeman: Scrivo sempre poesie. Alcune di esse non vengono pubblicate.

Delos: Ancora una domanda. Ti piace viaggiare molto e sei stato in molti paesi nel mondo. Sei mai stato in Italia e, se sì, quanto tornerai da queste parti?

Joe Haldeman: Io e mia moglie Gay siamo stati a Roma per oltre un mese durante le riprese del film Robojox:.Voglio davvero tornare in Italia e visitare posti come Venezia e Milano... ma molto dipende dalla situazione finanziaria.

Delos: Grazie per la tua disponibilità.

Joe Haldeman: Grazie a voi.