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Roberto Quaglia

Pensiero Stocastico Caro diario, cosa mai ci fa Sheckley in Italia?


Secondo Robert Sheckley, per troppo tempo ormai Roberto Quaglia non è stato famoso. Secondo Ugo Malaguti, è un genio. Roberto Quaglia, ovvero il rappresentante della fantascienza del nostro Paese più famoso all'estero e più sconosciuto in Italia, continua a fare tante domande e a rifiutare tutte le risposte.

Caro diario, fra una settimana arriva Sheckley. Mi rendo conto che questa frase significa assai poco nel ciberspazio, dove tutto coesiste contemporaneamente, a prescindere dal momento in cui ha iniziato ad esserci. Proprio come nell'universo, dove lo spaziotempo esiste tutto contemporaneamente nonostante a noi paia che esistano luoghi e momenti diversi. Praticamente nessuno è in grado di leggere queste frasi nel momento in cui esse significano ciò che significano. Tutti gli altri si imbatteranno, si imbattono o si sono imbattutti in questo agglomerato di parole fossili che continua a significare a vanvera quanto in realtà ha avuto senso solo nel momento in cui io l'ho scritto. Un po' come le ammoniti o i dinosauri, che hanno significato ciò che hanno significato finché lo hanno significato, e adesso che ne avanzano solo i fossili noi li troviamo e credendo che significhino ciò che significavano li mettiamo in un museo. Caro diario, non è che io scrivo ciò che adesso scrivo affinché finisca in un museo appena avrà smesso di significare ciò che ora significa. Semplicemente, ti scrivo queste quattro righe sul fatto che fra una settimana verrà Sheckley proprio perché Sheckley davvero verrà a trovarci fra una settimana, benché questa frase - nella sua versione fossile nel ciberspazio - davvero appaia quasi del tutto priva di senso. Eppure, caro diario, devi metterti nei miei panni: dal mio punto di vista, Sheckley davvero verrà a trovarci fra una settimana, e allora noi cosa dobbiamo scrivere, adesso, già che ci sta capitando di scrivere? Sì, lo so, su queste pagine bisognerebbe stocasticheggiare in modo meno contingente... o invece qui vale qualsiasi cosa? Come disse Gigi Picetti, la disobbedienza più difficile è quella alle regole che si ignorano. Caro diario, non pensare che noi si attenda la venuta di Sheckley come quella di una specie di Gesù Cristo. In effetti, in giro è tutto pieno di gente che aspetta che arrivi qualcuno che lo salvi non si capisce da cosa o lo benedica in nome di chissàchi, così che magari anch'io poi sembro uno così. Caro diario, lo so che chi ci sta leggendo a questo punto probabilmente già non ci sta più capendo un bel niente. Per esempio, chi mai sarebbe questo caro diario al quale io starei scrivendo? Caro diario, tu non esisti, e questa è la tua qualità che mi spinge a scriverti. Anche questa lettera infatti non esiste, al di là della stretta contingenza nella quale essa significa se stessa. In tutti gli altri momenti essa è solo il fossile di se stessa, e tu, caro diario, come tutti i diari sei il museo dove i pensieri fossili avanzano quando hanno cessato di essere pregni dei propri significati, e solo per questo non posso evitare di usarti. Ebbene, il grande Robert Sheckley verrà in Italia fra una settimana esatta (orario mentale del Roberto Quaglia contingente). Sì, lo so, caro diario, che alcuni incolti lettori non sanno chi tal Sheckley mai sia, ma ti prego di perdonarli: essi non sanno ciò che fanno; e perciò essi non possono evitare di adorare quei miti più rozzi che l'ordigno televisivo ha vomitato nei loro salotti e nei loro cervelli, così perdendosi il meglio del mondo. Ma non è per essere notato da costoro che io ti scrivo, caro diario. Il fatto è che Sheckley verrà in Italia, e allora uno si chiede: perché? Sheckley è noto come scrittore di fantascienza, ma in realtà è un grande filosofo. In effetti, i grandissimi scrittori di fantascienza sono i veri filosofi moderni. Infatti, quale mai è l'attività di un filosofo se non quella di congetturare intorno alla realtà? I finti filosofi - quelli che semplicemente hanno imparato a memoria le congetture dei filosofi antichi - sono in genere individui surreali, perdutisi nelle nebbie di allucinazioni obsolete, ignari del 99% dello scibile di questo secolo. Sheckley invece è un filosofo vero e moderno, un lucido visionario avezzo a distinguare tra le allucinazioni in cui la realtà si risolve. E in quanto tale, cosa mai viene a fare in Italia? E perché noi ce ne rallegriamo?

C'è chi insegue i propri miti con animo da feticista. La caccia all'autografo, la foto ricordo con la propria star preferita, ma anche l'interrogazione oracolare. Molti individui, trovandosi faccia a faccia con la persona che essi hanno mitizzato, non trovano di meglio che porre ad essa domande su domande, alla evidente ricerca di verità rivelate. Molte ragazzine, oltre alle domande porgerebbero volentieri anche il loro corpo intero al loro mito preferito. Si tratta di approcci mistici. L'unico aspetto davvero interessante, nel conoscere personalmente una persona del livello di Sheckley, ci è rivelato dagli studi di Watzlavich. Studiando a fondo i processi di comunicazione umana, Paul Watzlavich giunse infatti alla conclusione che nei processi comunicativi tra due o più persone, solo il 10% dell'informazione scambiata è di tipo verbale. Il restante 90% della comunicazione è tutta di tipo non verbale (tono della voce, espressioni del volto, posture del corpo, abbigliamento, ecc.). Se quindi è vero che il pensiero di uno scrittore è più facilmente estraibile dai libri da egli scritti che da lui in persona, è altrettanto vero che nei libri va perso tutto il suo lato ineffabile. Le parole sono infatti tutte ricche di significati, ma i significati non sono tutti rappresentabili con le parole. Conoscere personalmente un pensatore di cui si abbia grande stima non è quindi una questione feticista e sterile: è il mezzo per avvicinarsi al suo spirito e ai suoi significati più di quanto le sole parole consentano. Inoltre, non bisogna trascurare il bonus della risonanza creativa, il premio supplementare che la natura riserva a chiunque abbia un po' di vivacità in zucca. Quando infatti due o più persone dotate di una certa creatività passano del tempo assieme, la creatività di ciascuno entra in risonanza con quella degli altri dando luogo ad una Gestalt che trascende la somma delle parti. In parole povere, l'unione non solo fa la forza, ma anche un sacco di altre cose.

Caro diario, tutto questo uno finisce per pensare interrogandosi sui motivi che inducono noi ad invitare Sheckley a casa nostra e Sheckley ad accettare l'invito. Egli probabilmente verrà qui per scoprire il motivo per il quale sarà venuto qui. E noi lo abbiamo invitato per scoprire perché lo abbiamo invitato. Gli ultimi dieci giorni di Luglio 99 Sheckley sarà quindi in Italia. Gireremo, mangeremo bene ed incontreremo parecchi amici. Caro diario, scrivo a te che non esisti così che chiunque sia sensibile all'avvenimento di cui ho parlato possa contattarmi per non rimanerne escluso. Purché le sue mappe mentali non gli dicano che l'ultima decade di Luglio 99 appartenga ormai al passato. Un fenomeno tutt'altro che improbabile, su Internet. Ciò che palesemente è il mio futuro, può benissimo essere il vostro passato. O il passato non vostro. O qualcos'altro che sui due piedi non so neanch'io cosa.



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